La Roma, progettata dal Centro Stile Ferrari sotto la direzione di Flavio Manzoni, ha un’impostazione della carrozzeria da gran turismo coupé a due posti, richiamando nello stile e nelle proporzioni alcune Ferrari degli Anni 60 come la 250 GT Berlinetta e 250 GTL.
Tutta la linea ruota intorno alle proporzioni al fine di ottenere uno stile tale da trasmettere un’immediata armonia ed eleganza senza perdere espressività, donata all’auto da segni connotativi immediatamente riconoscibili (come la sfacettatura dello specchio di poppa e i gruppi ottici anteriori e posteriori), e sportività: data dalle forme dei passaruota e dalla coda tronca. La pulizia di linee così essenziali non sono a discapito della leggerezza della forma, che rimane snella grazie ad un profilo estetico che segue la muscolatura dell’auto in modo naturale[3].
Esteticamente il frontale si ispira alla Ferrari Monza SP, con luci al laser (prima volta su una Ferrari), mentre al posteriore ci sono delle inedite luci a led rettangolari che rompono con i tradizionali 4 gruppi ottici rotondi delle altre vetture del cavallino
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