In parte ispirata al personaggio titolare del racconto di Nathaniel Hawthorne “La figlia di Rappaccini“, è una botanica e biochimica misantropica che possiede un tocco velenoso, abilità fisiche potenziate e un controllo soprannaturale sulla vita vegetale, poteri che usa per scopi di ecoterrorismo. L’aspetto del personaggio è considerato iconico; è tipicamente disegnata con i capelli rossi lunghi fino a metà schiena e a piedi nudi in un costume intero adornato con foglie e rampicanti, con occasionali variazioni al tono della sua pelle.[7] Il suo costume comprendeva inizialmente una corona e un corpetto di foglie, dei pantaloni e un paio di stivali (fatta eccezione per alcune serie dove è rappresentata con abiti assai minimalisti e provocanti), il tutto di colore verde, è stato sviluppato da Carmine Infantino. A partire da The New 52 il personaggio viene rappresentato spesso con una tuta vegetale aderente che le riveste tutto il corpo fino al collo, questa è di colore nero con delle foglie che coprono varie parti del corpo (cambiano a seconda del fumetto) ed è in grado di usarla come una vera e propria arma, poiché su di essa possono crescere anche dei viticci in grado di stritolare chiunque si metta sulla sua strada. Mossa da un profondo amore per le piante, la giovane odia tutti coloro che cercano di resistere al suo fascino e che non hanno alcun rispetto per le piante. Usa tossine vegetali e feromoni per il controllo della mente per le sue attività criminali, che di solito sono volte a proteggere le specie in via di estinzione e l’ambiente naturale dalle azioni negligenti degli umani. Originariamente era caratterizzata come una supercriminale, ma a partire da The New 52 e DC Rebirth, è stata periodicamente descritta come un’antieroina o un’eroina, spesso facendo le cose sbagliate per le giuste ragioni. Appartiene al collettivo dei nemici più duraturi di Batman.

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