Silver Surfer[3], alter ego di Norrin Radd, è un personaggio immaginario dei fumetti creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1966 e pubblicato dalla casa editrice statunitense Marvel Comics.[4][5][6] Esordisce nella serie The Fantastic Four (vol. 1[1]) n. 48 del 1966, nella Trilogia di Galactus, il cui riscontro positivo da parte del pubblico porta a dedicargli una sua serie personale nel 1968 disegnata da John Buscema, che, seppur di breve durata, vince nel 1968 e nel 1969, il prestigioso premio Alley.[4] Il sito web IGN ha inserito Silver Surfer alla 41ª posizione nella classifica dei cento maggiori eroi della storia dei fumetti.[7] Il personaggio ha avuto finora una trasposizione cinematografica nel 2007[8], ma ne avrà un’altra dedicata esclusivamente a lui in futuro[9]. Secondo fonti attive degli studi Marvel, il personaggio è stato pensato e creato dal solo Kirby, che lo pensava come un essere di pura energia che voleva scoprire le passioni umane. Stan Lee, invece, si invaghì a tal punto del personaggio da decidere di modificarlo facendolo diventare un umanoide trasformato da Galactus in un super-essere capace di molteplici cose, che aveva dimenticato le emozioni in seguito a un’amnesia e che avrebbe recuperato la sua umanità sulla Terra. Quando Lee scelse il più perfezionista Buscema, Kirby si sentì oltremodo amareggiato e Silver Surfer restò di fatto uno dei motivi del divorzio della coppia d’oro e del suo addio alla Marvel.[8]
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